Elenco facili lavori che puoi fare offline

Facciamo una lista di lavori per aiutare i disoccupati

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    Immaginiamo che un disoccupato alla ricerca di lavoro arrivi qui per ricevere aiuto e consigli. La mia idea è quella di comporre una lista di facili lavori che è possibile fare offline, grazie al contributo di tutti voi utenti del forum. Nel topic Alternative online per chi è disoccupato sono emersi alcuni spunti interessanti che sarebbe un peccato non utilizzare. Io, da parte mia, ne ho degli altri che inserirò nella lista. Possiamo procedere così: chi ha delle buone idee le scriva replicando alla discussione; sarà mia premura aggiornare periodicamente il primo post inserendo in lista i nuovi lavori.


    Lista di facili lavori offline

    - Lavapiatti :man: :woman:
    - Fattorino per Just Eat, Deliveroo ecc. :man: :woman:
    - Curare il giardino o l'orto a persona anziana :man: :woman:
    - Volantinaggio :man: :woman:
    - Baby sitter :woman:
    - Portare a spasso i cani :man: :woman:
    - Consegnare pizze a domicilio :man: :woman:
    - Fare fotografie :man: :woman:


    Lista di lavori stagionali

    - Raccoglitore frutta e verdura :man: :woman:

    Edited by magnetinik - 8/5/2021, 05:12
     
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    -raccoglitori per la vendemmia (lo faceva il mio vicino, l'unico difetto é che appunto é limitato al periodo della vendemmia)

    -badante per studente universitario disabile (funziona, o almeno funzionava, dalle mie parti, se si vive in una cittá sede di importanti poli universitari). Quando i genitori dello studente disabile non hanno modo di accompagnarlo perché magari le lezioni coincidono con il loro orario di lavoro, si pensa a un particolare tipo di badante che accompagni lo studente in tutti i percorsi universitari. Il caso delle scuole di primo e secondo grado: in quei casi sono previsti gli insegnanti di sostegno, ma a seconda della gravitá della disabilitá, serve una ulteriore figura

    -badanti e collaboratori domestici, ma in questo caso mi scorderei dell'aggettivo facili per quanto riguarda gli italiani, dato che dalle mie parti prendevano quasi solo immigrate dell'est europeo

    Vedere poi che dipendendo dalla regione in cui si vive, alcuni sono fattibili, altri no (si puó peró considerare lo spostarsi, fin dove e quando possibile).
     
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    Buoni i tuoi suggerimenti Pousinha . A questo punto direi di aggiungere una voce: "Lavori stagionali". Che ne dici?
     
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    Si, lavori stagionali, giusto. Ci sarebbero poi quelli legati al turismo, che andavano a tutto vapore, ma ho tralasciato che non é purtroppo periodo, appunto dico sarebbero perché l'attuale piaga ha fortemente danneggiato il turismo e gli hotel chiusi non si conteranno piú ;_; . Ora stanno pure annunciando l'arrivo della variante indiana del coronavirus, quindi non so dire quando si potrá tornare a viaggiare per le ferie, per lo meno in Italia. Lavori stagionali legati all'agricoltura e all'ortofrutticolo senz'altro. Intendi comunque un topic a parte, aprendone uno nuovo, oppure andando avanti qui?
     
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    Okay, ho aggiunto la lista di lavori stagionali. Il badante per studente universitario lo vedo più come figura professionale, non come facile lavoro senza esperienza, per cui non l'ho inserito in lista. Se la pensi diversamente dimmi pure. Altre idee?
     
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    Che ne pensi dei badanti temporanei? Anche se non credo che questa figura sia ricercata in tutte le regioni d'Italia. Intenderei quei/quelle badanti assunte per brevi periodi per permettere alla famiglia dell'anziano di andare in ferie quando non gli é possibile trasportarlo (non lo reputo un capriccio, non quantomeno in una cultura dove la gente si ammala per il sovraccarico di impegni, dove lo spostarsi per le ferie é un must e ogni santo anno, se non ogni sei santi mesi, vedi partire i tuoi vicini e amici mentre la tua famiglia sgobba il doppio tutto l'anno perché deve lavorare sia fuori per lo stipendio che dentro perché non si puó permettere la badante convivente causa anziano allettato). Quelle situazioni in cui il medico raccomanda ferie a un padre o madre di famiglia, ma questi da vent'anni non si possono muovere dalla cittá tanto quanto il Marcovaldo di Calvino perché versano in simili condizioni. Ora che peró ci penso (mi é venuto in mente giusto scrivendo), anche qui il vincolo del coronavirus, dato che non si potrá andare in ferie quantomeno finché non sarete tutti vaccinati =/
     
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    Lavori facili purtroppo non esistono, molto dipende dalla propensione e delle caratteristiche individuali di ciascuno.
    Si potrebbe quindi rinominare in "lavori che non richiedono titolo di studio, che puoi fare offline".
    Inoltre la componente online è ormai presente quasi dappertutto, anche se a volte in modo minoritario.

    Aggiungerei i classici: cameriere, barista o commessa. In questi casi purtroppo però è facile assistere a discriminazioni, in quanto vengono solitamente favorite ragazze, magari di bella presenza. Se sei una donna più matura oppure uomo le possibilità di essere assunti si riducono notevolmente.

    Poi tutto ciò che riguarda la vendita tradizionale, dal classico porta a porta fino agli ambulanti.
    I mercati rionali godono di incredibile salute in molte zone d'Italia e ciò fa generalmente molto piacere al sottoscritto. Tuttavia occorre altresì notare che in alcune città sfortunatamente il settore è fortemente infiltrato dalla criminalità organizzata; ciò rende i guadagni risibili ed in casi estremi risulta pressoché impossibile anche ottenere un posto.

    Anche per quanto riguarda la raccolta stagionale di frutta e verdura, in molti casi la criminalità organizzata la fa da padrone. Parlo per esperienza personale, in quanto in passato un mio parente lavorava come bracciante agricolo. Si tratta di sopportare soprusi e paghe basse. Il lavoro poi non è certo adatto a tutti.


    Per chiudere poi mi viene da pensare a lavori artigiani, in ambito di lavorazione del legno o del ferro. Ci sono residue botteghe ben liete di assumere giovani apprendisti volenterosi. Spesso l'ambiente è familiare e piuttosto gradevole; anche se non si arriva a guadagnare molto, le conoscenze apprese rendono ciò una scelta buona, che mi sento di consigliare ai più giovani.
     
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    QUOTE (ElEmperador @ 26/6/2021, 10:45) 
    Lavori facili purtroppo non esistono, molto dipende dalla propensione e delle caratteristiche individuali di ciascuno.
    Si potrebbe quindi rinominare in "lavori che non richiedono titolo di studio, che puoi fare offline".
    Inoltre la componente online è ormai presente quasi dappertutto, anche se a volte in modo minoritario.

    Niente titolo di studio? Prima della riforma scolastica datata 2020 senz'altro, ora non più.

    QUOTE (ElEmperador @ 26/6/2021, 10:45) 
    Aggiungerei i classici: cameriere, barista o commessa. In questi casi purtroppo però è facile assistere a discriminazioni, in quanto vengono solitamente favorite ragazze, magari di bella presenza. Se sei una donna più matura oppure uomo le possibilità di essere assunti si riducono notevolmente.

    Anche senza il solitamente. La bella presenza è tutto in questi impieghi classici, specie per un posto di commessa. Non solo ragazze giovani non oltre i 22 anni di età, ma dall'aspetto di supermodelle e meglio se dalle caratteristiche fisiche nordeuropee o di paesi dell'est (russe, polacche). In zona padana vedevo invece che gli uomini non avevano grandi problemi a farsi assumere, purchè giovani.

    QUOTE (ElEmperador @ 26/6/2021, 10:45) 
    Poi tutto ciò che riguarda la vendita tradizionale, dal classico porta a porta fino agli ambulanti.
    I mercati rionali godono di incredibile salute in molte zone d'Italia e ciò fa generalmente molto piacere al sottoscritto. Tuttavia occorre altresì notare che in alcune città sfortunatamente il settore è fortemente infiltrato dalla criminalità organizzata; ciò rende i guadagni risibili ed in casi estremi risulta pressoché impossibile anche ottenere un posto.

    Nella mia ex cittá, impossibile ottenere un permesso dalla pubblica amministrazione. Senza l'intervento di un politico, la richiesta rimaneva pendente ad infinitum. E il motivo stava nel fatto che i posti al mercato erano deliberatamente riservati ai cinesi. Senza peli sulla lingua, il prefetto di allora della città aveva incitato i membri del suo partito a boicottare il commercio italiano in favore di quello straniero. Mio marito aveva un compagno di corso indiano che gli aveva illustrato come i suoi connazionali potevano perfino aprire negozi e vendere senza bisogno di ottenere permessi perchè l'amministrazione li appoggiava. Quanto agli orari di apertura e chiusura, sono oramai diventati una farsa che solo gli italiani hanno l'obbligo di rispettare. Gli esercizi commerciali cinesi stanno aperti di giorno, di notte e di domenica senza che le autorità pubbliche fiatino, almeno in Padania.

    QUOTE (ElEmperador @ 26/6/2021, 10:45) 
    Anche per quanto riguarda la raccolta stagionale di frutta e verdura, in molti casi la criminalità organizzata la fa da padrone. Parlo per esperienza personale, in quanto in passato un mio parente lavorava come bracciante agricolo. Si tratta di sopportare soprusi e paghe basse. Il lavoro poi non è certo adatto a tutti.

    Purtroppo no: se non hai una salute di acciaio, a tali condizioni scordatelo. Il mio vicino del piano di sopra (vecchi tempi in Italia) ci provava lo stesso pure da diabetico dalle due o tre iniezioni di insulina al giorno, ma appunto trattandosi di vendemmie padane, il lavoro era strettamente stagionale, temporaneo, dunque per quel poco resisteva. Almeno fino a quando è durato, dato che purtroppo è morto a soli 42 anni durante una crisi glicemica talmente forte che l'ambulanza non aveva neppure fatto in tempo ad arrivare.


    QUOTE (ElEmperador @ 26/6/2021, 10:45) 
    Per chiudere poi mi viene da pensare a lavori artigiani, in ambito di lavorazione del legno o del ferro. Ci sono residue botteghe ben liete di assumere giovani apprendisti volenterosi. Spesso l'ambiente è familiare e piuttosto gradevole; anche se non si arriva a guadagnare molto, le conoscenze apprese rendono ciò una scelta buona, che mi sento di consigliare ai più giovani.

    Potresti magari citare alcune città dove questo è possibile? Nella mia infernale padana nessun impiego artigianale di nessun genere, cosí come neppure un impiego in una impresa di pulizie e men che meno una bancarella al mercato è possibile senza il famoso calcio nel sedere di un politico. Un amico di mio marito che si era traferito nella provincia piemontese con la famiglia ha dovuto raccogliere baracca e burattini per tornare in Brasile dove per ironia della sorte aveva dovuto rendersi conto che ci stava meglio che in Italia. Un altro amico, ancora peggio: finito senzatetto a Torino (altra città infame del triangolo infernale Torino-Asti-Alessandria, tre città da evitare peggio della peste bubbonica, che considero il cancro italiano al top dei top) e ridottosi a dormire nelle cabine telefoniche, guadagnandoci una polmonite, aveva lasciato un lavoro dipendente a Minas, dallo stipendio minimo, ma almeno nel suo paese non faceva il senzatetto. L'ambiente artigianale familiare in zona padana rimane quel che è: familiare appunto, vale a dire che non si assume neppure un cane morto al di là della famiglia. In questo caso non sempre posso dargli torto, dato che il motivo è sempre o quasi lo stesso: il timore che un estraneo alla famiglia derubi l'azienda.
     
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    Riflessioni amare purtroppo, Pousinha. Ma hai inquadrato bene la situazione.


    QUOTE (Pousinha @ 26/6/2021, 19:36) 
    Anche senza il solitamente. La bella presenza è tutto in questi impieghi classici, specie per un posto di commessa. Non solo ragazze giovani non oltre i 22 anni di età, ma dall'aspetto di supermodelle e meglio se dalle caratteristiche fisiche nordeuropee o di paesi dell'est (russe, polacche). In zona padana vedevo invece che gli uomini non avevano grandi problemi a farsi assumere, purchè giovani.

    Questa è una cosa scandalosa, in spregio di qualsiasi pari opportunità, di cui tante inutili parole si sprecano.
    Ti racconto un episodio: in un bar vicino casa qualche anno fa venne assunta una giovane biondona rumena, di quelle che non passano certo inosservate, anche grazie ad un look decisamente appariscente. La ragazza era piuttosto inetta nel suo lavoro, ma il bar in questione moltiplicò gli introiti. Vi era un via vai continuo di uomini, con alcuni che facevano anche chilometri, chissà per qualche motivo. Poi lutti familiari e chiusure forzate hanno fatto cessare l'attività.


    QUOTE (Pousinha @ 26/6/2021, 19:36) 
    Nella mia ex cittá, impossibile ottenere un permesso dalla pubblica amministrazione. Senza l'intervento di un politico, la richiesta rimaneva pendente ad infinitum. E il motivo stava nel fatto che i posti al mercato erano deliberatamente riservati ai cinesi. Senza peli sulla lingua, il prefetto di allora della città aveva incitato i membri del suo partito a boicottare il commercio italiano in favore di quello straniero. Mio marito aveva un compagno di corso indiano che gli aveva illustrato come i suoi connazionali potevano perfino aprire negozi e vendere senza bisogno di ottenere permessi perchè l'amministrazione li appoggiava. Quanto agli orari di apertura e chiusura, sono oramai diventati una farsa che solo gli italiani hanno l'obbligo di rispettare. Gli esercizi commerciali cinesi stanno aperti di giorno, di notte e di domenica senza che le autorità pubbliche fiatino, almeno in Padania.

    Anche nel resto d'Italia, se è per questo. Se la sono cavata persino in ogni lockdown, tanto tra tutte le cianfrusaglie che commerciano qualcosa di cosiddetto "essenziale" si trovava sempre. A quel punto però hanno lasciato aperti tutti i reparti.

    Ciò su cui intendevo portare l'attenzione è che purtroppo in Italia la criminalità organizzata ha infiltrato quasi tutti i settori e corruzione, clientelismo e favoritismi sono diventati la norma. La gente è talmente abituata che lo da per scontato, come fattore ineliminabile.


    QUOTE (Pousinha @ 26/6/2021, 19:36) 
    Potresti magari citare alcune città dove questo è possibile?

    Sud Italia, in particolare Salerno e Potenza.

    QUOTE (Pousinha @ 26/6/2021, 19:36) 
    Nella mia infernale padana nessun impiego artigianale di nessun genere, cosí come neppure un impiego in una impresa di pulizie e men che meno una bancarella al mercato è possibile senza il famoso calcio nel sedere di un politico. Un amico di mio marito che si era traferito nella provincia piemontese con la famiglia ha dovuto raccogliere baracca e burattini per tornare in Brasile dove per ironia della sorte aveva dovuto rendersi conto che ci stava meglio che in Italia. Un altro amico, ancora peggio: finito senzatetto a Torino (altra città infame del triangolo infernale Torino-Asti-Alessandria, tre città da evitare peggio della peste bubbonica, che considero il cancro italiano al top dei top) e ridottosi a dormire nelle cabine telefoniche, guadagnandoci una polmonite, aveva lasciato un lavoro dipendente a Minas, dallo stipendio minimo, ma almeno nel suo paese non faceva il senzatetto. L'ambiente artigianale familiare in zona padana rimane quel che è: familiare appunto, vale a dire che non si assume neppure un cane morto al di là della famiglia. In questo caso non sempre posso dargli torto, dato che il motivo è sempre o quasi lo stesso: il timore che un estraneo alla famiglia derubi l'azienda.

    Scusami se vado off-topic, ma le tue considerazioni sul Brasile stimolano la mia curiosità.
    Ti andrebbe di scrivere qualcosa su questa nazione? Non per farmi gli affari tuoi, ma da ciò che scrivi evinco che tu sei nata in Italia, mentre tuo marito è brasiliano; ed a seguito della vostra unione avete deciso di trasferirvi in Brasile. Se ti va potresti anche spiegare perché hai preso questa decisione? Scusami ancora se ti sembro invadente, ma non essendo mai stato in Brasile, ammetto di avere dei grossi pregiudizi a riguardo. Il Brasile ha una pessima reputazione e delle statistiche ancora peggiori, soprattutto per quanto riguarda gli omicidi. L'idea che mi sono fatto io è di una nazione piuttosto simile agli Stati Uniti, piena di estremi e contraddizioni, sviluppata in ogni ambito ma con dei gravi problemi di criminalità e povertà.

    Mi scuso ancora, sia con te sia con gli altri utenti del forum, per essere andato fuori tema.
     
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    Ritornando in-topic, voglio citare il meccanico di biciclette.

    Le biciclette sono molto diffuse in alcune zone d'Italia, specialmente sulla costa Adriatica, anche grazie alla splendida pista ciclabile litoranea (ogni tanto anche in Italia si realizzano ottime infrastrutture).

    Rispetto alle automobili, fare il meccanico di biciclette è molto più facile: meno componenti, minori differenze tra diversi marchi/modelli e soprattutto assenza di elettronica, onnipresente nelle auto moderne. Inoltre vi è anche meno competizione: molti ciclisti in caso di problemi sono costretti a fare da soli, oppure a rivolgersi ai rivenditori, i quali non sono comunque figure specializzate.
     
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    Visita medica imminente, risponderò alle tue domande in maniera decente al ritorno perchè purtroppo due righe sono insufficienti. Allungherò il post con l'adegueta modifica, in quanto per ora faccio in tempo solo a rilevare che si, in Brasile la criminalità è una piaga tanto quanto negli USA, ma non si è (ancora) arrivati al grado di impunità vergognoso che vige in Italia. Per lo meno, non si arriverà finchè Bolsonaro rimarrà al potere (spero vinca le prossime elezioni).
    Di lavoro ce n'è molto più in Italia. Qua la criminalità punta al traffico di droga da un lato e ai cosiddetti delitti passionali dall'altro, diverso che in Italia dove c'è una vera e propria volontà di accaparrarsi tutti gli impieghi per le stesse persone della stessa famiglia :angry: . Qui funziona ancora che i titoli di studio servono davvero, anche se non so dire per quanto (ma i motivi della disoccupazione sono diversi da quelli italiani).

    Aggiunta, come promesso. Decisione presa, per farla breve, ma proprio breve, non ho nessun legame in Italia a parte carissimi amici, zii e cugini. I miei genitori li avevo persi abbastanza presto, entrambi a poca distanza e per di più durante una convalescenza da un brutto incidente con la moto in cui mi ero spaccata mezza testa (la qual cosa aveva generato postumi che mi avevano impedito di trasferirmi dove veramente avrei voluto, cioè in Trentino ai confini con l'Austria o comunque piuttosto vicino alla frontiera, che a dispetto di essere ancora Italia, è come se non lo fosse, tutt'altra cultura, basso indice di disoccupazione e dove la criminalità corganizzata che genera clientelismo e nepotismo non regna). Non avendo neppure fratelli, nulla mi legava del tutto all'Italia e avendo in Brasile a occhio e croce le stesse prospettive lavorative e finanziarie che avrei avuto nella Trentino tedesca, quantomeno al momento della partenza e avendo lui tutti i suoi familiari dov'era nato, ci siamo trasferiti approfittando di un cambio monetario favorevole.
    Per la questione povertà in America latina ci vorrebbero papiri. Per farla breve il più possibile, a parte le zone altamente disagiate (che si alternano a quelle borghesi o popolate dai ricchi), l'abbandono delle scuole da parte degli studenti per metter su famiglia in età adolescenziale contribuisce non poco.

    Quella del meccanico di biciclette è una buona idea. Mio padre lo faceva da pensionato a tempo perso, da appassionato in materia. Diciamo che però in area padana non c'era molto campo, che purtroppo nel nord-ovest italiano la gente userebbe l'auto pure per spostarsi dalla cucina al salotto, se fosse possibile (ricordo un episodio da incorniciare in cui una mamma di un bimbo mio alunno era venuta a prendermi in macchina per portarmi...al condominio vicino a meno di 100 metri di distanza :XD: ).

    Edited by Pousinha - 1/7/2021, 12:55
     
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    QUOTE (Pousinha @ 28/6/2021, 14:49) 
    Visita medica imminente, risponderò alle tue domande in maniera decente al ritorno perchè purtroppo due righe sono insufficienti. Allungherò il post con l'adegueta modifica, in quanto per ora faccio in tempo solo a rilevare che si, in Brasile la criminalità è una piaga tanto quanto negli USA, ma non si è (ancora) arrivati al grado di impunità vergognoso che vige in Italia. Per lo meno, non si arriverà finchè Bolsonaro rimarrà al potere (spero vinca le prossime elezioni).
    Di lavoro ce n'è molto più in Italia. Qua la criminalità punta al traffico di droga da un lato e ai cosiddetti delitti passionali dall'altro, diverso che in Italia dove c'è una vera e propria volontà di accaparrarsi tutti gli impieghi per le stesse persone della stessa famiglia :angry: . Qui funziona ancora che i titoli di studio servono davvero, anche se non so dire per quanto (ma i motivi della disoccupazione sono diversi da quelli italiani).

    Aggiunta, come promesso. Decisione presa, per farla breve, ma proprio breve, non ho nessun legame in Italia a parte carissimi amici, zii e cugini. I miei genitori li avevo persi abbastanza presto, entrambi a poca distanza e per di più durante una convalescenza da un brutto incidente con la moto in cui mi ero spaccata mezza testa (la qual cosa aveva generato postumi che mi avevano impedito di trasferirmi dove veramente avrei voluto, cioè in Trentino ai confini con l'Austria o comunque piuttosto vicino alla frontiera, che a dispetto di essere ancora Italia, è come se non lo fosse, tutt'altra cultura, basso indice di disoccupazione e dove la criminalità corganizzata che genera clientelismo e nepotismo non regna). Non avendo neppure fratelli, nulla mi legava del tutto all'Italia e avendo in Brasile a occhio e croce le stesse prospettive lavorative e finanziarie che avrei avuto nella Trentino tedesca, quantomeno al momento della partenza e avendo lui tutti i suoi familiari dov'era nato, ci siamo trasferiti approfittando di un cambio monetario favorevole.
    Per la questione povertà in America latina ci vorrebbero papiri. Per farla breve il più possibile, a parte le zone altamente disagiate (che si alternano a quelle borghesi o popolate dai ricchi), l'abbandono delle scuole da parte degli studenti per metter su famiglia in età adolescenziale contribuisce non poco.

    Quella del meccanico di biciclette è una buona idea. Mio padre lo faceva da pensionato a tempo perso, da appassionato in materia. Diciamo che però in area padana non c'era molto campo, che purtroppo nel nord-ovest italiano la gente userebbe l'auto pure per spostarsi dalla cucina al salotto, se fosse possibile (ricordo un episodio da incorniciare in cui una mamma di un bimbo mio alunno era venuta a prendermi in macchina per portarmi...al condominio vicino a meno di 100 metri di distanza :XD: ).

    Grazie per la cortesissima risposta in cui hai aggiunto anche dettagli alquanto intimi e dolorosi.
    Mi fa molto piacere che comunque abbiate preso un'ottima decisione, riuscendo a cavarvela così bene, grazie anche - come hai accennato - al cambio monetario favorevole (altro discorso che meriterebbe un topic a parte).
    Vi auguro ogni bene. Sei davvero una persona gradevole da "incontrare" su un forum!
     
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11 replies since 3/5/2021, 07:24   219 views
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